Yamaha Ténéré è il nome che tutti conosciamo di uno dei modelli simbolo delle due ruote anni ’80. Eppure in questi 40 anni, il modello dakariano di Yamaha ha tante cose da raccontare. Ripercorriamo insieme i momenti storici essenziali sulla nascita di un modello che ha segnato un’epoca.
Corre l’anno 1983 e le gare dei rally raid sono appena iniziate. Una di queste bizzarre gare a tappe parte da Parigi, sino a finire a Dakar. La prima di queste gare viene vinta proprio da una Yamaha: una XT500.
Da questa vittoria, Yamaha inizia a progettare un modello pensato per le traversate nel deserto. Esattamente: è proprio qui che spunta il nome “Ténéré”. Infatti, in lingua Tuareg significa proprio “deserto”.
La prima moto ad avere questo nome è una XT 600. Proprio grazie al suo successo, la Ténéré diventa un modello con un proprio nome. Dal 1988 fino alla prima metà degli anni ’90 questo modello “dakariano” riscuote un grande successo.
Siamo nel 1991: le Ténéré fanno crescere la loro cilindrata fino a 660 e cambia anche il loro design. Come? Diventando leggermente più stradali: torna il monofaro anteriore e il serbatoio viene ridotto per addolcirne le forme.
Questo modello di Ténéré XT660Z resta sul mercato fino al 1998, finché 8 anni più tardi non ne viene rivisto il modello.
Infatti, nel 2006 la Ténéré viene modificata. Nuove regole di design moderno la vedono più leggera in forma e stile. Il cupolino a sviluppo verticale fa l’occhiolino alle moto da raid delle origini. In definitiva: risulta più compatta dual con tratti più avventurosi.
Tenere 700: una dakariana dei nostri giorni
Oggi conosciamo bene la Ténéré 700. Eppure questo modello si ispira alla più attuale moto 450: cupolino trasparente, codino stile enduro, sella lunga come una offroad purosangue.
Non finisce qui: si passa dal monocilindrico al bicilindrico parallelo CP2 700 serie Tracer.
Anche se non ha tratti nostalgici dell’epoca, la Ténéré 700 racchiude tutto lo spirito dei rally raid ma ha uno stile più attuale.